Successo per le Trottate in Carrozza di fine Aprile

Anche quest’anno, il 22 di Aprile, i Soci del Gruppo Italiano Attacchi, con carrozze sportive e attacchi singoli e pariglie, si sono concessi una domenica nelle risaie.
E al ritmo cadenzato dei loro cavalli, scoprono angoli nuovi e incantevoli, lungo gli itinerari sempre diversi, proposti da Giovanni Vitale, che conosce nei minimi dettagli questi luoghi.
A metà della trottata, ci attendono gli abitanti di Mede in piazza del Comune, alla presenza del Sindaco, dell’Assessore e del Presidente della Pro loco con i volontari per un aperitivo, poi la consueta premiazione.
Di nuovo in passeggiata mentre il sole si fa più alto nel cielo e sosta alla Cascina Boffalora, dalla tipica architettura lombarda, dove i proprietari attendono le carrozze ed è garantito un piacevole ristoro e un brindisi con vino locale.

Poi si riparte e, lungo il percorso, si intravede la torre del Castello di Tortorolo del XIV secolo in territorio di Mede. Si prosegue passando per l’Abbazia di Santa Maria di Acqualunga, fondata dai frati benedettini all’inizio del primo millennio e poi ci si avvia verso il punto di ristoro. Abbeverati e accuditi i cavalli, sistemate le carrozze un pranzo conviviale a base di riso….la classica “risottata” in compagnia, dopo una domenica in carrozza a scoprire natura, storia cultura e anche gastronomia locale.

Mercoledì 25 aprile una trentina di carrozze festeggiavano nell’allegria di una splendida giornata all’aria aperta, l’anniversario della Liberazione. Patrocinata dal G.I.A., col prezioso supporto organizzativo dei Cavalieri del Pellice, la trottata n elle Terre di Varenne si è svolta nella fertile campagna circostante a Vigone, comune, poco distante da Torino.
La trottata è nata come omaggio dei cavalli carrozzieri, dei loro drivered equipaggi, al pluripremiato degli ippodromi, andandolo a salutare presso il grande allevamento “Il Grifone” dove l’illustre “Capitano” risiede.

Passati accanto al tondino di Varenne, attende i partecipanti l’aperitivo presso la Cascina Fontanelle. Percorsi una quindicina di kilometri, fra appezzamenti dai diversi colori e dalle diverse colture, zigzagando fra le rogge e superandole su ponticelli all’ombra di pioppi e salici,fra le cappelle votive, si raggiunge la tensostruttura del “campo base” dove è servito un lauto pasto e la promessa è di un bis per il prossimo anno.

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